Malanca 125 E2CS Modello Anno 1976

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(Sopra) Una delle prime immagine del nuovo Mod E2CS del 76, la moto si presenta nella sua versione ormai definitiva, se non per il motore. Le testate sono infatti ancora quelle utilizzate in fase di studio e messa a punto, e non quelle che verranno poi montate nella versione definitiva

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ANNO 76 "LE MALANCA DOVEVANO ESSERE VELOCI"

QUESTO ERA IN SINTESI IL PENSIERO DI MARIO MALANCA (FONDATORE) E MARCO (FIGLIO E BRACCIO DESTRO) 


Il 1976 rappresenterà l'anno della svolta. Risulta chiaro osservando la moto l’intenzione della Malanca di realizzare una moto “adulta” diretta a catturare l’interesse dei sedicenni desiderosi di avere non solo un mezzo di trasporto ma una moto “vera” e di connotazione fortemente sportiva, in grado di racchiudere in se il meglio della tecnologia del momento e con richiami diretti al mondo delle competizioni. 
Il doppio disco all’anteriore, il solo grande contagiri, i cerchi Borani  i pistoni monofascia sono un chiaro riferimento alla moto di Otello Buscherini al pilota forlivese al quale la Malanca legherà i suoi successi nelle competizioni.

 

Le notizie di un nuovo modello ormai in avanzata fase di sviluppo e di impostazione prettamente sportiva da denominarsi E2C Sport risalgono circa a metà del 75, e danno sostanza a quella che era già previsto sin dal 74. Ossia la realizzazione di due modelli di 125, uno di impostazione turistica da denominarsi E2C e una versione più potente con sigla E2CS. Erano stati previsti anche allestimenti differenti, la E2C in versione turistica avrebbe montato manubrio alto, adottato il freno a tamburo idraulico all’anteriore, e i cerchi in acciaio Redaelli, e sarebbe stata mossa dalla  verisione standard del bicilindrico, accredita di 15,5 CV.
La versione E2CS invece si sarebbe caratterizzata da manubrio basso, cerchi Borani Record in Lega, freno a disco a comando idraulico all’anteriore, e avrebbe avuto la versione appositamente potenziata sino a 18 CV del bicilindrico.
Ma non se ne fece nulla. E occorse arrivare al 1976 per vedere la prima E2CS, peraltro estremamente innovativa.
Le modifiche sono importanti e il modello E2C Sport rompe con il passato sotto tutti i punti di vista. La linea di connotazione chiaramente sportiveggiante diventa più personale e ben si distingue dalla concorrenza. Indovinati anche i nuovi abbinamenti cromatici  che le conferiscono una certa eleganza.
Il Telaio mantenendosi di dimensioni contenute si trasforma e la posizione di guida diventa da vera sportiva. Le sospensioni anteriori e posteriori originariamente della Marzocchi lasciano il passo alle Paioli.
Si abbandonano anche i cerchi Redaelli in acciaio e si adottano definitivamente i Borrani in lega da 18. Acquisisce il doppio disco all’anteriore sempre Scarab da 230mm, al posteriore resta il tamburo. Cambiamo le marmitte e anche la strumentazione, le prime sono ora completamente lisce e non mostrano più il rilievo centrale in corrispondenza alle saldature nella parte superiore ed inferiore  che le caratterizzava. 

 

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Mentre la strumentazione perde il contachilometri ma acquisisce un bellissimo contagiri dal fondo azzurro.
Compaiono per la prima volta i mezzi manubri Tommaselli.
Mentre i nuovi comandi sono sempre dell’Aprilia e molto simili a modelli di produzione giapponese.
Motore: cilindri completamente nuovi, sono in lega di alluminio mentre le teste sono derivate dall’ultima verione con i cilindri in ghisa “grandi”. Anche se le prime immagini del motore nel corso del 75 mostravano delle testate radiali. Le misure di alesaggio e corsa restano 43x43 mm, il rapporto di compressione sale a 10 a 1 e la potenza passa a 18 cavalli a 9800 giri. La distribuzione resta a quattro travasi a luci incrociate. I carburatori adottati saranno dei 22 VHB dell’Orto.
Pneumatici di primo equipaggiamento: Michelin M 38
Prezzo 920.00 su strada. (anno 76)
Aumentano ulteriormente le prestazioni rispetto ai modelli con cilindri in ghisa.
Colori: telaio azzurro e serbatoio grigio oppure telaio grigio e serbatoio azzurro

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Motore: rimane sostanzialmente identico il blocco e tutta la meccanica interna allo stesso, ossia albero, imbiellaggio,
cambio e frizione. Cambiano invece i cilindri  e relativi pistoni. Restano i n.4 travasi. I nuovi cilindri sono in lega, diversi anche i pistoni ora monofascia, altro richiamo alle moto da competizione. Anche i carburatori sempre dei dell’Orto sono ora dei VHB F 22. 
Il nuovo motore passa a 18,5 cavalli a 9600 giri.
La resa del motore è quella caratteristica dei motori da competizione, vuoto ai bassi e dopo il classico colpo di frusta a segnalarne l’entrata in coppia un accattivante allungo.

Curiosità: il solo grande contagiri per altro molto bello, richiama il fascino delle competizioni ma per una moto ad uso stradale la mancanza del contagiri di fa sentire. Altro aspetto di originalità e che rimmarrà anche nelle successive versioni la chiave di accensione posta alla destra sotto al serbatoio.

Le pedane posteriori per il passeggero condividono lo stesso punto di fissaggio con gli ammortizzatori. Solo dal mod.78 avranno un supporto a loro  specificatamente dedicato.

Testo

Malanca 125 E2CS modello anno 1977

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Primo Modello con i cerchi in lega ed i tre freni a disco. Conserva ancora l’impianto elettrico Aprilia, dal caratteristico faro posteriore cicolare e dai comandi elettrici in stile produzione giapponese.

Rispetto al modello E2CS del 76, le modifiche saranno principalmente legate all’aspetto estetico, e alla ciclistica. Cambiano infatti le dimensione e la foggia del serbatoio che acquisisce sia una forma più sportiva che una maggior capienza. Il serbatoio viene anche inpreziosito da un rilievo centrale posto sul dorso dello stesso.
 Nuovi sono anche i cerchi in lega della Mozzi Motors, mentre l’impianto frenante un’abbinamento Scarab Bernardi  è ora interamente a disco, infatti ai due dischi da 230 si aggiunge un disco da 200 al posteriore. 
Le pinze dei freni sono ora di un nuovo modello rispetto a quelle precedentemente montate sin dal 74.
Nessuna variazione al motore rispetto alla versione del 76. 
Cambiano invece gli ammortizzatori posteriori sempre della Paioli e la strumentazione torna ad essere composta da contachilometri e contagiri, per altro gli stessi montati sugli E2C. 
Prezzo 1.150.000 su strada

Malanca 125 E2CS modello anno 1978

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Sono passati due anni dal 77 senza 
ulteriori sviluppi e nell’79 la malanca esordisce con una bellissima colorazione JPS ed alcune modifiche alla parte elettrica. 
La CEV subentra all’Aprilia ed infatti il faro posteriore da rotondo diventa squadrato. Mentre i comandi Magura compresa la pompa per il freno anteriore sostituiscono la precedente dotazione. Le primissime versioni avranno i cerchi color oro, mentre le successive come nella foto passeranno alla colorazione nera. Mentre negli ultimi mesi del 79 saranno commercializzate moto con il serbatoio realizzato con la stessa disposizione dei colori prevista per il GTi 125.

Nel 78 al Motor Show di Bologna viene presentata la nuova versione dell’E2C Sport.
La nuova livrea ispirata alle Lotus JPS risulterà particolarmente indovinata, al punto che inzialmente se ne prevedeva una per così dire "tiratura limitata", ma poi subbissati dalle richieste divenne l'allestimento simbolo degli E2CS modelli 78/79. La versione 79 porterà con se un nuovo impianto elettrico, che vedrà l’adozione di un abbinamento CEV-Dansi-Magura in sostituzione del precedente Aprilia.
Variazione rispetto al precedente modello 77/78:
Comandi : acceleratore e bloccetti elettrici e pompa freno anteriore Magura
Manopole: di nuovo tipo.
Impianto elettrico: Dansi Cev
Fanale posteriore : Cev di forma squadrata

 Forcellone posteriore: monta ora due supporti per le pedane passeggero


Da Agosto 79 circa in avanti  si vedrà anche la progressiva sostituzione dei due strumenti piccoli con due nuovi strumenti di maggiori dimesioni. Ed in certi casi questa nuova strumentazione avrà lo stesso sfondo azzurro del contagiri montato nel 76 sulla prima E2C Sport.
Il motore non subirà cambiamenti e continuerà a montare i pistoni monofascia utilizzati per la prima volta nel 76 sulla prima E2CS

Prezzo: 1.350.000 lire iva inclusa (anno 1979)

Malanca 125 E2CS Modello 1980

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Con l'arrivo del GTI 80 il vecchio modello l'E2CS non sparisce dai listini ma rimane in vendita, ma con un allestimento più essenziale rispetto al modello di punta. Manca infatti del cupolino, delle frecce, delle espansioni, non monta gli ammortizzatori a gas, ma per il resto è identico al GTI80. 

E' posto in vendita al prezzo di Lire 1.760.000 (il GTI 80 costa 2.150.000 Lire), anno 1981